Sabrina Aureli - Raccontare l’Umanità, tra atmosfere oniriche e silenziose

15.04.2024

di Francesca Callipari

Ci sono dipinti che possono toccarti nel profondo, entrando con delicatezza in dialogo con il tuo subconscio, provocando sensazioni che forse nemmeno sapevi di poter provare... sono opere che parlano direttamente all'anima, riuscendo a trasportarti in altre dimensioni, permettendoti di compiere un viaggio trascendentale nel quale la materia fisica, rappresentata dall'oggetto artistico oltre che dal nostro stesso corpo, si fonde indissolubilmente all'entità incorporea, spirituale, rappresentata dalla nostra mente, dalle nostre emozioni...

E' ciò che accade quando ci si approccia ad opere come quelle dell'artista romana Sabrina Aureli.  Eclettica e volta alla sperimentazione, nelle sue opere esprime eleganza ed una ricercatezza stilistica che immerge l'osservatore in uno spazio atemporale. 

Atmosfere silenti, oniriche, talvolta surreali e quasi sacrali all'interno delle quali si inseriscono architetture riconoscibili o fantasiose che accolgono armoniosamente le figure umane, colte in movimento o in attimi di contemplazione.

Una linearità delle strutture che ben si raccorda alla sinuosità leggera dei corpi, finendo per fondersi in un tutt'uno, raggiungendo uno stato di grazia che contraddistingue queste opere, evidenziando la loro unicità e il loro valore.

Un linguaggio originale, contrassegnato da cromatiche leggere e sfumate, che sicuramente risente delle esperienze dell'artista nel settore della grafica e dell'architettura, rivelando altresì la conoscenza dei grandi maestri della storia dell'arte, da Giovanni Bellini a Hopper, nonché della fotografia.

La sensazione che perviene dalla visione delle opere di Sabrina Aureli è quella di un'artista che desidera immortalare un istante dell'anima più che un tempo reale, conducendoci alle più profonde emozioni... sensazioni che possiamo percepire solo attraversando con lo sguardo fisico e interiore le sue figure, proiettando il nostro stesso corpo all'interno di quegli stessi scenari.

Una valida narratrice dell'umanità rappresentata nelle sue inesauribili sfaccettature tra stupore, momenti di raccoglimento spirituale e di leggerezza. È come guardare sé stessi da un'altra dimensione per riscoprire la nostra vera essenza, perché come affermava Antoine de Saint-Exupéry "L'essenziale è invisibile agli occhi".

Francesca Callipari

Critico d'arte e curatore mostre 

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