Maltagliati ricorda il Maestro Romano Rizzato, recentemente scomparso
di La Redazione
L'artista Maltagliati ricorda il Maestro Romano Rizzato, recentemente scomparso
Romano Rizzato, artista milanese di grande rilievo, è scomparso di recente il 20 gennaio nella sua abitazione a Uzzano.
Nato a Milano nel 1936, Rizzato aveva lavorato ampiamente tra Lombardia e Toscana. Conosciuto anche come illustratore, la sua formazione nell'astrattismo aveva avuto un'importante svolta nel 1959, grazie all'incontro con il pittore Mario Radice.
Ricordato, inoltre, per la sperimentazione e l'uso di tecniche varie nel campo dell'illustrazione Rizzato aveva concentrato la sua attenzione sul linguaggio visivo della pittura, considerando l'idea come un "tentativo" sia per realizzare un'opera artistica, sia per sviluppare un linguaggio visivo.
Sergio Maltagliati, poliedrico artista che ha dato vita insieme a Rizzato ad alcuni progetti innovativi, unendo arte visiva e musica, lo ha voluto ricordare con queste parole:
Rizzato- Le sinfonie del colore
Quando un artista ci lascia, rende noi tutti più infelici, smarriti, senza un timoniere. Il Maestro se ne andato, ma il suo lavoro rimane, sta a noi approfittarne, non lasciarandar via anche la sua opera: deve permanere, sopravvivere per impreziosire tutti noi e non solo i fausti che l'hanno conosciuto e frequentato in vita.Non aveva seguaci, non voleva creare una scuola ma lasciare, quelli che come me hanno collaborato con lui, liberi nell' atto creativo, sempre guidato da un deciso e inflessibile pensiero, come a lui insegnato dal pittore Mario Radice. La notizia della scomparsa di Romano Rizzato mi colpisce profondamente perché lo pensavo intoccabile, sacro come i colori che vibrano intorno a noi, che lui come un abile giocoliere sapeva orchestrare sulla tela con precisione matematica.Una scienza dei colori esatta, misurata nel tempo dello spazio del foglio bianco, come accade nel nostro mondo reale, dove la traccia del nostro cammino, può essere sublimata con rigore e bellezza tramite la Pittura e la Musica in vere e proprie sinfonie del colore. Egli infatti sapeva farci ascoltare i colori, vedere i suoni. E' destino dei grandi artisti, essere spesso mescolati con i pittori della domenica (oggi ancor più facile di un tempo), ma colui che ha qualcosa da dire nell'Arte e, parafrasando Arnold Schönberg lo dice per tutta la sua esistenza, rimane unico, irripetibile: questa è la forza e il compito dell'artista, anche se può sembrare aglio cchi dei più un alieno un extraterrestre, sbarcato sul pianeta Terra.
Sergio Maltagliati,
Firenze 28 Gennaio 2025
Una delle loro collaborazioni più significative dei due maestri è stata l'opera "BATTIMENTI", in cui Rizzato creò un elaborato grafico ispirato alla sua produzione optical-cinetica, concepito con lo scopo di essere letto come uno spartito musicale. Maltagliati, utilizzando 11 frequenze sonore tra 395 e 405 Hz (registrate da Pietro Grossi negli anni '60 allo Studio di Fonologia di Firenze), arrangiò questi suoni seguendo le indicazioni visive suggerite dalla grafia della "partitura" di Rizzato. Unendo così le dimensioni visiva e sonora, la loro collaborazione rappresentò un perfetto esempio di sperimentazione e fusione tra arte visiva e musicale.