La grazia e l'eleganza nella pittura di Sandra Ghin

di Francesca Callipari

Artista di talento, dalla pittura estremamente raffinata, Sandra ghin ha esposto le sue opere in diverse città in Italia e all'estero, ottenendo importanti consensi di pubblico e critica e svariati riconoscimenti.

Palese è, infatti, la sua grande abilità tecnica, che la conduce verso una evoluzione continua, permettendole di muoversi con maestria dalla pittura ad olio al carboncino, sperimentando, altresì, la tecnica del murales, degli affreschi e della pittura su vetro.

Immergersi nell'universo artistico di questa artista significa compiere una sorta di viaggio a ritroso in epoche lontane, godendo di quel sapore antico e del classicismo che si mischia ad una atmosfera onirica e quasi fiabesca.

Ritroviamo nei suoi dipinti personaggi e scene che rimandano, certamente, a pose e a protagonisti del cinema muto come ad esempio Charlie Chaplin, ritratto in diverse sue opere che rievocano lo spirito romantico, il garbo, la sensibilità e la semplicità dei rapporti umani e degli amori che hanno contraddistinto tante pellicole di quel periodo storico.

La tecnica adottata nella realizzazione di queste opere e cioè, la scelta di ricorrere al monocromatico a carboncino, in alcuni casi sapientamente bilanciato con i colori ad olio, permettono all'artista di restituire proprio quella atmosfera nebulosa e gli effetti tipici dei film muti.

Altre opere ci rimandano, invece, ad epoche a noi più vicine, ricordandoci i tempi della dolce vita e del grande cinema italiano attraverso la raffigurazione di personaggi come Mastroianni, icone assolute di un'epoca.

Cio che colpisce è, senza dubbio, la precisione con la quale Sandra Ghin realizza questi ritratti, arrivando ad un forte realismo capace di rendere visibile la morbidezza della carne, la particolarità di un tessuto o ancora la brillantezza di un determinato oggetto.

In maniera particolare, nella rappresentazione della figura femminile l'artista compie quasi un excursus nella storia della donna, partendo dagli anni 30 fino agli anni 50/60, percorrendo al tempo stesso la storia del cinema e della moda, ambiti strettamente collegati alla figura femminile soprattutto in quegli anni.

Concentrandosi prevalentemente sugli anni 30, l'artista ci presenta le donne in tutta la loro sensualita e bellezza: d'altro canto, proprio in quegli anni la silhouette femminile vedeva il trionfo di forme più morbide, anche se ancora lontane dal benessere degli anni '50, portando avanti l'idea di una donna emancipata ma delicata, vestita in modo ricercato, sobrio ma sempre sofisticato.

E' il periodo di icone come Greta Garbo e Marlene Dietrich, donne dal fascino indiscusso: è il momento di abiti drappeggiati, sinuosi, dalle forme morbide che spazzano via le linee dure del decennio precedente. Vediamo, dunque, donne dalle pose ammiccanti ma dallo sguardo estremamente dolce, donne dalle forme morbide che mostrano con eleganza il loro corpo nudo o altre volte donne avvolte in bellissimi abiti che ne valorizzano ulteriormente la figura.

Pregevoli esempi sono opere come "Sensualita" o "Crepuscolo di un sogno" nelle quali la protagonista è una donna seminuda, intrisa di un classicismo che quasi ci ricorda opere di artisti come Ingres, Canova e David.

Ritroviamo in entrambe le opere quella statuaria immobilita, quel misticismo, quella silenziosa atmosfera che portano l'osservatore a porsi ad una contemplazione quasi devota nei confronti dell'opera... come fosse un'apparizione.

In altre opere, come nel ritratto di una grandissima star del cinema degli anni 40/50, Ava Gardner, Sandra Ghin si concentra in particolar modo sullo sguardo: uno sguardo magnetico che attira l'attenzione dell'astante e che evidenzia le abilità tecniche dell'artista, visibili sia nella somiglianza del soggetto che nel forte realismo, nonchè, nella capacità introspettiva ed emozionale che la Ghin manifesta proprio attraverso questo ritratto.

Notevoli sono, inoltre, i dipinti raffigurati Audrey Hepburn e Marylin Monroe, due grandi dive del cinema e al tempo stesso due icone assolute di bellezza, stile ed eleganza.

In entrambe le opere la Ghin riesce a cogliere efficacemente i tratti distintivi delle loro personalità così contrapposte: da un lato, il fascino delicato della Hepburn, una bellezza naturale senza troppi orpelli con i suoi abiti lineari e monocromatici; dall'altra, la bellezza esplosiva di Marylin, avvolta in un vestito rosso sfavillante che ne esalta le forme e la sensualità. Proprio quest'ultimo elemento testimonia la grande attenzione di Sandra Ghin per la resa dei particolari.

Nella produzione pittorica di Sandra Ghin non mancano, poi, opere di genere diverso, ovvero diversi dipinti a tema floreale di grande impatto visivo e altri figurativi tra i quali ricordiamo: il "Ritratto di Oscar Wilde", ancora caratterizzato da quell'atmosfera fiabesca che abbiamo visto nelle opere precedenti ed altre opere, estremamente diverse dallo stile classico della Ghin, come ad esempio, il dipinto dal titolo "La mia bellezza" che si contraddistingue per la vivacità dei colori contrapposta alla figura in primo piano di una donna dallo sguardo fiero e sicuro e  misterioso al tempo stesso, che acuisce l'impatto emozionale dell'opera.

Infine, un'opera interessante è "Visioni del cuore" dove l'artista mostra tutta la sua capacita tecnica, non soltanto nella resa di un corpo o di un panneggio ma anche per quel che concerne gli effetti cromatici e chiaroscurali che in questo caso accentuano la drammaticita della scena.

Ciò di cui ho accennato in questa recensione è, ovviamente, solo una parte degli innumerevoli tratti che contraddistinguono l'intera produzione artistica di Sandra Ghin. Vi invito, pertanto, ad approfondire le sue opere, gustandone la ricchezza dei dettagli e immergendovi nei suoi mondi fatti di emozioni trasferite dalla sua anima direttamente sulla tela...  

Vuoi approfondire la conoscenza di questa artista? Guarda la puntata di ILoveItalyTv dedicata a Sandra Ghin!