International Exhibition - Arte in maschera: intervista all'artista Daniela Usai
di Francesca Callipari
In occasione della mostra ARTE IN MASCHERA AL CARNEVALE DI VENEZIA che si terrà a Venezia con inaugurazione 4 febbraio 2023, siamo lieti di presentarvi una degli artisti protagonisti: l'artista DANIELA USAI
1. BENVENUTA AD ILOVEITALY NEWS, SIAMO MOLTO FELICI DI OSPITARTI IN QUESTO SPAZIO... PERMETTI AI NOSTRI LETTORI DI CONOSCERTI MEGLIO. QUANDO HAI SCOPERTO LA TUA PASSIONE PER L'ARTE E COSA RAPPRESENTA OGGI PER TE?
Grazie a voi di avermi invitata!
La mia passione per l'arte ha origini lontane ma anche recenti. Fin da bambina ma soprattutto nell'adolescenza passavo ore e ore sui fogli da disegno. Era una passione totalizzante, mi affascinavano i classici come Michelangelo e il Pontormo, la fluidità e la forza delle linee, la potenza in chiaroscuro del disegno a matita.
Ma poi il lavoro ha preso il sopravvento: a ventitrè anni ero già insegnante di ruolo e da allora la mia creatività ha percorso altre strade. È seguito un vuoto di più di trent'anni.
Oramai adulta, ho frequentato i primi corsi di pittura con un'insegnante speciale che ha risvegliato in me la consapevolezza della potenza del segno, del colore e della manifestazione artistica come espressione di sé. Nel 2011 ho realizzato ARTBOREA, la mia prima mostra di pittura e fotografia, a cui è seguita MONOCROMIE prima mostra personale interamente fotografica, suddivisa in sezioni dedicate ai singoli colori. Da allora ho partecipato ogni anno a numerose manifestazioni in Trentino ma anche in Italia e all'estero, sia collettive che individuali ed ho realizzato due spettacoli multimediali di arte, musica, parole e danza, dei quali ho curato la regia, la scenografia e la sceneggiatura: VIBRAZIONI (2012) e il musical ALI (2015).
Presto la fotografia ha preso il sopravvento sulla pittura, con immagini di particolari d'ambiente che faccio stampare su carta, tela, vetro sintetico o metallo per esaltare la peculiarità delle forme o del colore; immagini in cui spesso forma e colore predominano sul figurativo concretizzandosi in rappresentazioni astratte.
Sono una fotografa autodidatta, con molto istinto ma con mezzi e conoscenze tecniche pressochè essenziali, infatti i miei scatti sono fatti con il cellulare o con una macchina fotografica digitale ad obiettivo fisso. Ho ancora tanto da imparare.... ma mi piace sperimentare e mescolare linguaggi espressivi, in una continua ricerca di modalità diverse e nuove per raccontare la mia visione del bello.
2. DAL 4 FEBBRAIO SARA' INAUGURATA A VENEZIA QUESTA MOSTRA CHE TI VEDRA' PROTAGONISTA INSIEME AD ALTRI TALENTUOSI ARTISTI. TI VA DI PARLARCI DELLE OPERE CHE ESPORRAI IN QUESTO EVENTO?
A Venezia porterò due opere stampate su metallo con semplici cornici all'americana in legno naturale: PERCORSO e OLIVO DI S.MARTINO. Questi scatti di carattere figurativo ci riportano a luoghi della mia quotidianità: il Lago di Toblino e le olivaie nei dintorni di Arco (TN). A prima vista mi avevano colpito il guizzo della staccionata lungo la passerella in legno e la forma del tronco d'ulivo che si inarca e protende verso l'alto simile ad una figura umana, ma ciò che rende speciali queste immagini è il supporto di stampa: il metallo. Il metallo è un materiale molto particolare: mutevole e sfuggente. Cattura la luce, confonde lo sguardo, trasforma l'immagine in base al momento della giornata e alla posizione più o meno esposta alla luce. Il metallo è freddo e luminoso, solido e cangiante... e così la stampa su metallo diventa esigente e detta le condizioni per esprimere al meglio le sue potenzialità. Per mitigare queste intemperanze ho scelto una semplice cornice in legno naturale, che riscalda le immagini e le riporta alla naturalezza e al calore del legno.
3. SEI UN'ARTISTA MOLTO ECLETTICA, TI MUOVI ABILMENTE DALLA PITTURA ALLA FOTOGRAFIA. MA COME NASCONO I TUOI LAVORI? SONO FRUTTO DI UNA LUNGA ELABORAZIONE MENTALE O TALVOLTA TI LASCI TRASPORTARE DALL'ISTINTO?
Sono molto istintiva nel mio lavoro: spesso quando vado a camminare c'è un particolare dell'ambiente circostante che colpisce la mia attenzione: un riflesso, una forma, un gioco di luci o di linee.... Talvolta non so bene nemmeno io cosa sia. In seguito, quando a casa rivedo lo scatto, ritaglio l'immagine e isolo il particolare dal contesto, così da dargli forza ed evidenziarne le caratteristiche. La scelta del materiale per la stampa, che sento "a pelle" piuttosto che razionalmente, contribuisce poi ad esaltare ulteriormente le peculiarità di ogni singolo scatto, aumentando la comunicazione artistica. Faccio stampare le mie immagini su carta, tela, metallo o plexiglass ed ognuno di questi materiali interagisce con l'immagine in maniera diversa, amplificando di volta in volta alcune sensazioni rispetto ad altre: la carta è nitida e oggettiva, la tela ammorbidisce i contorni, abbassa i toni e mitiga la concretezza, il plexiglass leggero e trasparente, suggerisce profondità come le velature nell'acquerello, il metallo dona luce e movimento.
In questo dialogo tra immagini e materiali si inseriscono anche le cornici, che disegno personalmente e faccio realizzare da artigiani locali utilizzando materiali come legno, ferro, corten, alluminio o plexiglass. Talvolta le cornici riprendono e completano le forme suggerite dall'immagine, diventando parte integrante dell'opera stessa. Questa modalità di lavoro che fa interagire immagini e materiali è diventato il progetto CLICART, che va oltre la fotografia come rappresentazione del reale per sconfinare in forme più legate all'arte. Per realizzare le opere di questo progetto, lo stesso scatto potrà essere interpretato in modi diversi modificando supporto di stampa, dimensioni, forma e materiale della cornice, ma ogni opera così realizzata rimarrà, per scelta personale, un pezzo unico e irripetibile.
4. SOGNI NEL CASSETTO O PROSSIMI PROGETTI IN PROGRAMMA?
C'è una frase che ho sentito qualche tempo fa e che mi ha molto colpito: "voglio poter usare la macchina fotografica come un pennello". L'ha pronunciata un fotografo professionista che ha deciso di lasciare la fotografia come lavoro per cercare una strada espressiva più intima e personale che soddisfi il suo piacere e senso estetico. Questa frase per me è stata davvero illuminante: dipingere con la macchina fotografica darebbe un senso alla mia ricerca di coniugare pittura, fotografia, sensibilità artistica e novità interpretativa, facendo un ulteriore passo avanti nel mio percorso artistico iniziato con Clicart. Ultimamente sto sperimentando un nuovo modo di utilizzare la macchina fotografica e alcuni scatti li trovo coerenti con ciò che sto cercando. È ancora troppo presto per fare progetti ed ho ancora molto da sperimentare, ma per il futuro immagino una nuova grande mostra in cui poter esporre le mie opere ....dipinte con la macchina fotografica.
GRAZIE, INVITIAMO TUTTI I LETTORI A SEGUIRTI SUI TUOI CANALI E OVVIAMENTE VISITANDO LA MOSTRA A PARTIRE DAL 4 FEBBRAIO PRESSO SV - CENTRO ESPOSITIVO SAN VIDAL NEL CENTRO STORICO DI VENEZIA.