Inita Sabanska - Sfumature dell’anima tra astratto e figurativo
di Francesca Callipari
Come affermava il celeberrimo Picasso: "L'artista è un ricettacolo di emozioni che vengono da ogni luogo: dal cielo, dalla terra, da un pezzo di carta, da una forma di passaggio..." L'artista è colui che possiede la straordinaria capacità di saper guardare oltre il visibile, di andare alla profondità delle cose, rappresentando il nucleo più intimo della loro essenza. Ed è forse proprio per questo che il nostro rapporto con le opere d'arte diventa un dialogo quasi magico, che da subito ci pone in una visione spirituale, proiettandoci in una dimensione introspettiva che nemmeno pensavamo di poter esplorare.
E' ciò che si prova quando si osservano opere come quelle di Inita Sabanska, pittrice lettone che si pone in ascolto della propria interiorità,esprimendo le sue emozioni per mezzo di uno stile eclettico, spontaneo.
Un'artista che traduce gli stati d'animo in una poetica visione fatta di gesto, di forme e colori. Tocchi rapidi e dinamici dalle cromatiche tenui o talvolta più accese, capaci di generare una dimensione quieta, armoniosa ed onirica. Movimenti circolari o altre volte più lineari, che vengono tracciati a pennello o spatola, fondendosi ad aggraziate lumeggiature e dando vita a molteplici effetti sfumati.
Una luminosità ammaliante contraddistingue la produzione pittorica di Sabanska, rimarcando il potere suggestivo di questi dipinti e la sua delicatezza nel descrivere le più intime percezioni dell'animo umano.
Operando nell'ambito della pittura espressionista, astratta o figurativa, l'artista non intende raffigurare la realtà che la circonda bensì rendere manifesto ciò che non è visibile agli occhi, trasformando la tela in uno specchio in grado di riflettere il mondo interiore.
Il suo stile è incisivo, coinvolgente, affascinante e ci trasporta in un'atmosfera magica, intimistica capace di porci istantaneamente in un atteggiamento riflessivo. Sia nelle opere astratte che figurative la scelta poi di adoperare diverse sfumature, che rendono le immagini quasi sfocate, obbliga l'astante ad una visione più prolungata del dipinto.
È come se l'artista volesse opporsi alla frenesia del nostro tempo invitando chi guarda le sue opere a soffermarsi maggiormente nell'incontro con l'Arte, a prendersi un momento per entrare e attraversare gli stati d'animo sottesi al dipinto e liberare le proprie sensazioni.
Una meditazione "artistica" che conduce ad una vera e propria purificazione spirituale.
Francesca Callipari
Critico d'arte e curatore mostre
EN
Inita Sabanska - Shades of the soul between abstract and figurative
As the famous Picasso stated: "The artist is a receptacle of emotions that come from everywhere: from the sky, from the earth, from a piece of paper, from a form of passage..." The artist is the one who possesses the extraordinary ability to know how to look beyond the visible, to go to the depths of things, representing the most intimate core of their essence. And it is perhaps precisely for this reason that our relationship with works of art becomes an almost magical dialogue, which immediately places us in a spiritual vision, projecting us into an introspective dimension that we didn't even think we could explore.
This is what you feel when you observe works like those of Inita Sabanska, a Latvian painter who listens to her own interiority, expressing her emotions through an eclectic, spontaneous style.
An artist who translates moods into a poetic vision made of gesture, shapes and colors. Quick and dynamic touches with soft or sometimes brighter colors, capable of generating a quiet, harmonious and dreamlike dimension. Circular or other times more linear movements, which are traced with a brush or spatula, blending with graceful highlights and giving life to multiple nuanced effects.
A bewitching luminosity distinguishes Sabanska's pictorial production, underlining the suggestive power of these paintings and her delicacy in describing the most intimate perceptions of the human soul.
Operating in the field of expressionist, abstract or figurative painting, the artist does not intend to depict the reality that surrounds her but rather to make manifest what is not visible to the eyes, transforming the canvas into a mirror capable of reflecting the inner world.
Her style is incisive, engaging, fascinating and transports us into a magical, intimate atmosphere capable of instantly placing us in a reflective attitude. In both abstract and figurative works, the choice to use different shades, which make the images almost blurry, forces the viewer to have a more prolonged vision of the painting.
It is as if the artist wanted to oppose the frenzy of our time by inviting those who look at his works to linger more in the encounter with Art, to take a moment to enter and cross the moods underlying the painting and free the own feelings.
An "artistic" meditation that leads to a real spiritual purification.
Francesca Callipari
Art critic and exhibition curator