Giacomo Gentilcore: stanze percettive tra atmosfere oniriche e surreali
di Francesca Callipari
Artista residente in Lombardia, diplomato come Graphic Designer presso Scuola Mohole, ha iniziato di recente la sua attività espositiva. La sua ricerca è improntata sulla narrazione di una dimensione inconscia della realtà, sottoponendo agli occhi dell'osservatore non tanto ciò che è visibile ma piuttosto quella che può essere la percezione di esso e dunque la distorsione elaborata attraverso quelle "stanze percettive" capaci di rimaneggiare in qualche modo il nostro vissuto.
Stilisticamente Gentilcore risente l'influenza di artisti come Dalì, Magritte ed Escher, immergendo le sue visioni in atmosfere oniriche e surreali.
Tutto ciò si unisce all'utilizzo di colori accesi e prospettive alterate che attraggono l'astante e lo immergono in una ambientazione misteriosa ed enigmatica.
Un approccio all'Arte filosofico quello proposto dall'artista che attraverso le proprie opere ci invita ad osservare il mondo da altri punti di vista, ad andare oltre la percezione visiva per addentrarci in complesse dinamiche psichiche e spirituali, andando a cogliere la vera essenza delle cose. Cambiando il nostro modo di vedere le cose possiamo scorgere nuove vie, percorsi inesplorati che ci condurranno a rinnovate consapevolezze.
Francesca Callipari
Critico d'arte e curatore mostre