La personalità del bozzetto: esordio letterario per l'artista Giampiero Murgia …
20.11.2017
di Francesca Callipari
Giampiero Murgia, pittore e poeta, già incontrato in occasione di suoi eventi espositivi, torna oggi a trovarci in qualità di scrittore annunciandoci l'uscita del suo primo libro dal titolo "La personalità del bozzetto".
- Giampiero benvenuto... questa è la tua prima esperienza letteraria ufficiale! Ci vuoi raccontare com'è scaturita l'idea di scrivere un libro e quali sono le prime emozioni all'esordio in libreria?
- L'emozione è densa di significati personali e familiari. Scrivere un libro significa aprirsi al prossimo violando talvolta la sfera della propria riservatezza, significa analizzarsi nel profondo e mettersi in gioco. E', quindi, un'esperienza unica per conoscersi e farsi conoscere meglio. Giunge, peraltro, dopo un lungo periodo di analisi introspettiva autobiografica e dopo una intensa attività creativa e artistica. Considero questa come una delle tappe più importanti nel mio percorso artistico. Il fatto poi che il libro possa essere ordinato da tutti presso le librerie Feltrinelli o prenotato on line con consegna a domicilio o in libreria, beh! E' decisamente un'emozione molto forte che se volessi trasporre in una immagine la raffigurerei con una barca di un pescatore di luci mentre esce in mare aperto salpando da un porticciolo sicuro.
- Come hai già accennato è un libro autobiografico ma immagino che non si parli solo di te. Vuoi dirci qualcosa sul significato del titolo e sui temi che hai trattato più in generale?
- Racconto del mio percorso artistico e delle mie esperienze di vita collegate ad esso sotto il profilo soprattutto emozionale. Esperienze di vita fatte di gioie e di dolori profondi che talvolta ti solcano le dita, il profondo dell'anima... cambiandoti per sempre, cambiando il modo di sentire, di vedere, di relazionarti. Ho cercato di mutuare a tratti la tecnica dei flashback tipici alla Virginia Wolf ed ho adottato l'escamotage letterario della parodia: una notte vengo svegliato da un mio bozzetto un po' "particolare", rimasto incompiuto ai tempi del liceo, che ora rivendica la sua ragion d'essere, incalzandomi e sottoponendomi ad una seduta quasi psicoanalitica. La relazione si sviluppa sino ad un ribaltamento delle posizioni: il bozzetto m'induce a scavare nella mia memoria e mi attacca su un principio per me fondamentale e che è quello della libertà. E ci riesce senza dirmelo in maniera diretta ma portandomi via via a tale conclusione con i ragionamenti e con gli interrogativi. Il bozzetto ha una personalità forte, è determinato, è una specie di grillo parlante... una metafora della favola di Pinocchio, per certi versi. Lo sai poi che quella era una favola per i grandi, sii? Nel libro si parla di meditazione e creatività, di arte e amore, di passione, di affinità elettive delle anime, di temi esistenziali... in sintesi, della filosofia di vita. Sono mie riflessioni a cuore aperto, con la testa un po' tra le nuvole e le radici ben salde nella terra...
- A partire dalla copertina e poi nei diversi capitoli troviamo numerose immagini tratte dai tuoi dipinti e bozzetti: una scelta direi azzeccata per un pittore! Ed è proprio questo uno dei motivi che mi hanno spinto ad invitarti alla prossima collettiva da me curata...
- E sì! Ho accolto con molto entusiasmo la tua proposta perché l'ho trovata perfettamente rispondente a quello che era da tempo un mio desiderio e cioè, realizzare una mia personale demo in ambito di collettiva a Milano prima del mio Solo Exibition previsto a NY. Si tratterà, quindi, di una personale sperimentale di tipo interdisciplinare sulle mie creazioni nelle varie modalità espressive: dipinti, disegni, poesie, musica, audio video... il libro... E queste opere si andranno ad integrare con altre diverse espressioni artistiche di altri pittori che spazieranno dalla pittura ali gioielli d'arte orafa: una splendida cartolina "I love Italy", un progetto davvero affascinante che va oltre le tradizionali mostre. Ed è per questo che attendo la data del 7 novembre 2017 con trepidazione. Grazie, Francesca!
- E adesso passiamo alla cosiddetta domanda di rito, inevitabile: perché tra tanti libri in commercio dovrebbe essere acquistato proprio il tuo?
- Non ho questa presunzione, ci mancherebbe! Mi accontenterei che si comprasse anche il mio. Ho però l'ambizione e la sensazione che ciò che abbia scritto possa arrivare diretto e sincero al lettore proprio perchè scrivendo ho sempre cercato di evitare gabbie mentali, pregiudizi o riserve. La capacità di diffusione tra i lettori è legata alle potenzialità del mkt, oggigiorno più che mai... più investi e maggiori sono le probabilità. Non ho fatto volutamente una scelta squisitamente di tipo commerciale: ho preferito realizzare un libro di 280 pagine, arricchendolo con tante mie immagini e poesie, piuttosto che pubblicarne due distinti a costi unitari di stampa inferiori, uniformandomi alla moda quantitativa del mercato. Strutturare in modo integrato il lavoro svolto con un unico libro ha rappresentato una mia scelta ben precisa e cioè quella di inseguire una mia idea di bellezza. E' stata, quindi, più una scelta di qualità che di opportunità: spero che questa venga premiata, naturalmente... Ciò che m'interessa più di tutto è che ciascun lettore raggiunto possa provare delle emozioni vere, le più diverse: spero che a volte gli venga da sorridere, altre invece da commuoversi... che abbia a riflettere su se stesso e che, magari, abbia a scoprire delle affinità di vita e di pensiero.
- E se questo non dovesse accadere?
- Sarà stato un sogno averci provato, bellissimo e ad occhi aperti averci provato. Provarci sempre, arrendersi mai. A volte le cose accadono e troppo spesso viviamo nell'illusione che tutto dipenda da noi ma a volte qualcuno da lassù spinge le nostre mani e le nostre menti: vedi... credo che alla fine, oltre a questo, tutto il resto sia solo cronaca...
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