Come stelle cadenti: intervista all'artista Afsardokht Baghai - L'arte come salvezza dello spirito
di La Redazione
In occasione della mostra internazionale "Come stelle cadenti" in corso a Firenze presso la OnArt Gallery fino al 4 dicembre 2024, conosciamo meglio l'artista iraniana Afsardokht Baghai, artista selezionata per questo evento dallo storico e critico d'arte Francesca Callipari.
1) BENVENUTA AD ILOVEITALY NEWS, SIAMO MOLTO FELICI DI OSPITARTI IN QUESTO SPAZIO… RACCONTACI QUANDO E' INIZIATA LA TUA PASSIONE PER L'ARTE.
Ho iniziato da bambina, amavo Van Gogh e questo mi ha portato già ai tempi della scuola ad appassionarmi a l'arte e iniziare a dipingere. Poi nel corso del tempo ho studiato scenografia all'Accademia di Belle Arti ma nel campo della pittura non ho mai avuto una vera maestra, ho fatto tutto da autodidatta. Oggi frequento un atelier molto grande dove ho modo di esercitarmi e sperimentare la mia arte e dove posso avere uno spazio nel quale dipingere e dedicarmi alla mia passione. Quest'ultimo aspetto credo sia molto importante per un artista e personalmente nella vita spesso mi è mancato non avere uno spazio dove poter esercitare liberamente la mia arte.
2) DOVE TROVI ISPIRAZIONE PER I SOGGETTI DELLE TUE OPERE, CI SONO TEMI RICORRENTI O COMUNQUE UN FILO CONDUTTORE CHE LEGA TUTTE LE TUE OPERE?
Le mie opere nascono dalle mie emozioni e sono strettamente legate a momenti della mia vita. Proprio per questo ho un rapporto particolare con esse: spesso ci sono acquirenti che mi chiedono di comprare i miei quadri ma per me ognuno di essi rappresenta una mia emozione, non posso lasciarle andare… preferisco fare un'opera su commissione per chi desidera avere un mio dipinto ma non dare via quelli che nascono direttamente dalle mie emozioni più profonde. Per me sono di grande ispirazione per esempio gli artisti del Rinascimento che io ovviamente reinterpreto con la mia visione, riprendendo i loro colori e riportandoli nel mondo di oggi.
3) PARLACI DELL'OPERA CHE HAI IN VIDEOESPOSIZIONE IN QUESTA MOSTRA DAL TITOLO "COME STELLE CADENTI", DEDICATA ALLA DONNA E AL TEMA DELLA VIOLENZA DI GENERE:
Si l'opera si intitola "La libertà". Nasce dalla mia fantasia, ho interpretato quello che è un problema antico ma che persiste, purtroppo nel mondo che viviamo oggi. Per me non ci dovrebbe essere alcuna separazione tra uomo e donna, alcuna differenza, perché la società ha bisogno di tutte e due le figure. Credo che il primo passo per la costruzione di un mondo migliore e garantire questa parità debba arrivare prima di tutto dalla politica. L'uomo è forza fisica e per secoli il suo potere è nato principalmente da questo, ma la donna è anche sensibilità, emozioni… quindi nella vita c'è bisogno di entrambe le figure per avere un equilibrio.
Sono una persona molto spirituale e credo che la nostra vita si svolga sempre tra cielo e terra…non possiamo abbandonare quel cielo che ci viene in aiuto soprattutto nei momenti di difficoltà. Ecco che, dunque, nel mio dipinto rappresento una ragazza, posta proprio tra questi due mondi (cielo e terrà) che chiede la libertà. Con libertà non intendo una libertà nel modo di vestire, nel fatto di indossare o meno un velo, queste sono cose piuttosto banali per me… la ragazza che dipingo chiede una libertà sociale, chiede di poter ricoprire ruoli anche sul piano lavorativo che troppo spesso le vengono negati, chiede quella libertà che ti dà la forza di vivere. Ho scelto di rappresentarla su una sorta di piedistallo, in posizione più elevata rispetto agli altri… e sotto di lei rappresento gli integralisti che esistono all'interno della società, uomini e donne che non vogliono la sua libertà. La ragazza sventola una bandiera bianca in segno di aiuto e allora un angelo dal cielo fa scendere una pioggia di stelle su di lei, donandole la salvezza.
4) QUESTA MOSTRA È DEDICATA AL TEMA DELLE DONNE E VUOL LASCIARE UN MESSAGGIO IN PARTICOLARE SUL TERRIBILE FENOMENO DELLA VIOLENZA SULLE DONNE CHE COINVOLGE LA NOSTRA SOCIETÀ. PENSI CHE L'ARTE POSSA AVERE IL POTERE DI AIUTARE LE PERSONE CHE VIVONO SITUAZIONI DEL GENERE O COMUNQUE CHE SIA IN GRADO DI GENERARE ALMENO DELLE RIFLESSIONI UTILI SU QUESTO PROBLEMA?
Psicologicamente l'arte ha sicuramente questo potere e può dare molto. A volte guardando un quadro senti che ti entra nel cuore e arrivi a sentire maggiormente la tua anima. Tuttavia, trattare questo tema non deve diventare una moda… bisogna sentirlo dentro questa tema per poi riuscire a rappresentarlo. Gli artisti, in particolar modo devono capire cosa vogliono rappresentare e trasmettere e di cosa ha bisogno la società, in che condizione si trova la società in quel momento.
5) COSA SENTI QUANDO DIPINGI?
In quel momento dimentico tutto. Non esito più, sono totalmente dentro la mia pittura e non sento più dolore. Dipingere è un momento che mi fa stare bene e in quel momento voglio dare tanto. Mi sembra di trasformarmi durante la pittura. Se mi guardo allo specchio quotidianamente non mi vedo bella ma durante la pittura io, invece, dentro di me mi sento bella. È una bellezza dell'anima che arriva proprio dalla creatività, dalle emozioni che provo nel dipingere. L'arte ha questo potere… riesce a farti vedere le cose con altri occhi e anche se hai difetti fisici, se sei bella, se sei brutta, l'arte comunque ti conferisce un potere, una luce che puoi sprigionare.
6) CI SONO PROGETTI O SOGNI CHE HAI PER IL FUTURO?
Guarda io so cantare ma non voglio diventare una cantante, so ballare ma non voglio diventare ballerina, so dipingere ma non ho bisogno di diventare l'artista più famosa del mondo etc. Io voglio esprimere le mie emozioni e fare ciò che mi fa stare bene.
GRAZIE, INVITIAMO TUTTI I LETTORI AD APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DELLA TUA ARTE ATTRAVERSO I CANALI SOCIAL E WEB E OVVIAMENTE A VISITARE LA MOSTRA FINO AL 4 DICEMBRE PRESSO LA ONART GALLERY DI FIRENZE.